La «principessa» è diventata una «ragazzaccia»
Note sparse Un album dal vivo celebra il talento di Miley Cyrus
Note sparse Un album dal vivo celebra il talento di Miley Cyrus
Amiamo Miley Cyrus da quando insieme a Billy Idol si è presentata su un palco cantando Rebel Yell, tappezzata da capo a piedi col faccione dell’autore a manifestargli tutta la sua ammirazione e venerazione. La amiamo da quando ha regalato una versione ancora più struggente (se poteva sembrare possibile) di Nothing Else Matters insieme ai Metallica e Elton John. La amiamo da quando ha reinterpretato Zombie dei Cranberries, carica di umiltà nei confronti di Dolores ma cosciente dei propri mezzi, vocali, musicali e da frontwoman pazzesca. Un talento unico, il suo, che apprezzerete ancor di più ascoltando il live Attention, dove troverete anche due inediti e una serie di cover da capogiro: Where is my mind (Pixies), Like a Prayer dove Madonna un grazie lo spenderà, Heart of Glass dei Blondie con Debbie Harry sul divano ad applaudire. Pensavo di non riuscire a commentare Nothing compares to you e invece sì. Perché per quanto Sinead O’Connor sia divinità in quella canzone, Miley la interpreta come un angelo caduto. Ed è una bella lotta. Adoriamo Miley perché ha talento (enorme) e perché a 30 anni ha dimostrato che nessuna vuole essere principessa. Ti ci voglion far diventare, ma questa è un’altra storia.
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