La primavera del lavoro non si vede
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La primavera del lavoro non si vede

Occupazione I fatti testardamente confliggono con l’atteggiamento del governo, sempre più convinto della necessità di maggiore flessibilità e dell’esigenza di correttivi ancillari, come nel caso dei voucher
Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 19 maggio 2016
A marzo, l’Osservatorio sul precariato dell’Inps registra il terzo calo consecutivo per i contratti a tempo indeterminato. Dopo la corsa agli incentivi, le imprese sembrano non trovare nessuna ragione valida per continuare ad assumere con il nuovo contratto a tempo indeterminato, quello a «tutele crescenti». A marzo i dati dell’Istituto di Previdenza indicano una riduzione dei contratti indeterminati di -15.533 unità. Nel complesso il primo trimestre di quest’anno rimane indietro non soltanto rispetto al 2015, quando iniziavano gli sgravi totali sul costo del lavoro e poi a marzo il Jobs Act, ma anche rispetto al 2014, quando le riforme del...
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