La prima piazza contro la manovra è dello Spi Cgil
Legge di Bilancio I pensionati a Roma il 16. «È solo l’inizio: presi dalle tasche dei pensionati 3,7 miliardi per flat tax e favori a evasori». La Uil attende l'incontro a palazzo Chigi del 7
Legge di Bilancio I pensionati a Roma il 16. «È solo l’inizio: presi dalle tasche dei pensionati 3,7 miliardi per flat tax e favori a evasori». La Uil attende l'incontro a palazzo Chigi del 7
I pensionati dello Spi Cgil sono i primi a indire una manifestazione contro la legge di bilancio. Il taglio di 3,7 miliardi sulla rivalutazione delle pensioni è troppo per loro: senza attendere i cugini di Fnp Cisl e Uilp, il sindacato guidato da Ivan Pedretti ha deciso di scendere in piazza venerdì 16 dicembre a piazza Santi Apostoli a Roma.
Ventiquattrore prima nella stessa piazza si terrà il presidio della cosiddetta «intersindacale» di medici, sanitari e veterinari che include anche la Cisl medici.
Proprio la contrarietà della confederazione guidata da Luigi Sbarra a mobilitarsi unitariamente rischia di riproporre la spaccatura di un anno fa con lo sciopero generale delle sole Cgil e Uil contro il governo Draghi.
Come anticipato ieri dal manifesto, il Direttivo della Cgil e l’esecutivo della Uil hanno già deciso la «mobilitazione» «senza escludere alcuno strumento» – leggasi sciopero generale – ma per non rompere l’unità con la Cisl per ora la linea comune è limitarsi a mobilitazioni territoriali in attesa dell’incontro di mercoledì 7 a palazzo Chigi: «Noi non lasciamo mai i tavoli», ha sintetizzato ieri il leader Uil Bombardieri.
«Siamo d’accordo con la Uil, in questa fase le mobilitazioni siano sul territorio, si sta discutendo in queste ore regione per regione. Non è escluso che siano proclamati anche scioperi», ha spiegato Maurizio Landini.
I pensionati sono comunque la categoria più colpita dal testo della manovra già arrivato in parlamento. E per questo anche la Fnp Cisl non ha mancato di criticare la legge di Bilancio. Difficile però immaginare che il governo mercoledì cancelli la norma sul taglio della rivalutazione per le pensioni da quattro volte il minimo (2.100 euro lordi, 1.600 netti) e faccia rientrare la protesta.
Lo Spi Cgil spiega con chiarezza le ragioni di una protesta non rinviabile: «La manovra prende dalle tasche dei pensionati 3,7 miliardi in un solo anno per finanziare la flat tax e misure che favoriscono furbi ed evasori, taglia le risorse alla sanità, non fa nulla per dare seguito alla legge delega sulla non autosufficienza e spinge verso l’autonomia differenziata che aumenterà le diseguaglianze nel paese. La manifestazione nazionale del 16 dicembre è solo l’inizio contro politiche che colpiscono così duramente milioni di pensionati e di persone anziane».
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