Nel capitolo della Banalità del male centrato sul profilo biografico e psicologico di Otto Adolf Eichmann, Hannah Arendt ricordava come il difensore Robert Servatius avesse definito quelli commessi dal suo assistito atti «per cui si viene decorati se si vince e si va alla forca se si perde». Anticipando con non eccessiva lungimiranza l’esito effettivo del dibattimento, l’avvocato di Colonia finiva per riecheggiare le parole di Goebbels, che già nel 1943 aveva dichiarato: «Passeremo alla storia come i maggiori statisti di tutti i tempi, o come i più grandi criminali». Che il generale della Repubblica Serba di Bosnia Ratko Mladic...