La prepotenza del più forte e il vero amico
Mi raccontate con parole vostre la favola che abbiamo appena letto?
«C’erano una mucca, una capretta e una pecora che si mettono d’accordo con un leone. Fanno come una banda, un gruppo di amici». «Come i bambini che anche noi facciamo delle bande di amici». «Be’, succede che iniziano a fare delle passeggiate insieme e un giorno, facendo una passeggiata in un bosco, trovarono un cervo e decisero di dare la caccia». «Era molto grande, ma insieme, riuscirono a catturarlo».
«A quel punto dovevano dividersi il cervo: se erano una banda di amici, dovevano dividersi il cervo un po’ per uno, ma non erano veri amici. Anche se sembravano veri amici, non lo erano, soprattutto il leone perché era un prepotente». «Il leone disse: Io prendo la prima parte, perché mi chiamo leone. Mi darete anche la seconda parte, perché sono forte. La terza, perché valgo di più. La quarta… perché se proverete a prendervela voi finirete nei guai. Così il prepotente leone, si portò via tutto il cervo. Fine della storia».
La morale dice: Meglio non fidarsi dell’alleanza con un potente… prepotente! Cosa vuol dire?
«Prepotente vuol dire che una persona vuole tutto per sé e niente per gli altri, come il leone. Vuol dire che non pensa agli altri. Anche se sono suoi amici». «Comunque per me il leone non era un vero amico ma era solo un imbroglione…» «Il leone era molto forte, tutti i leoni sono molto forti e poteva prendersi il cervo e mangiarsela e catturarselo anche da solo, senza l’aiuto degli altri della sua banda. Invece la capra, la pecora e la mucca non potevano, da sole, catturare il cervo. Per me è per questo che il leone è prepotente. Se invece potevano anche loro essere prepotenti, lo erano anche loro».
«No, non è vero. Non tutte le persone più forti sono prepotenti». «Però se uno non può essere prepotente, non lo è di sicuro». «Per me essere prepotente vuol dire non rispettare le regole che ci sono ma fare solo le cose per sé. Essere egoista». «Per me essere prepotente vuol dire anche rubare e fare male agli altri. Vuol dire che uno vuole tutto per sé e niente per gli altri, insomma, vuol dire fregarsene degli altri e pensare solo ai fatti propri». «Per me la morale è che bisogna stare attenti agli amici che ti fai perché alcuni sembrano degli amici ma non sono dei veri amici, fanno solo finta per guadagnarci».
Mi dite le caratteristiche che deve avere per voi un vero amico?
«Non deve essere prepotente. Perché se fa come il leone io non lo vorrei ugualmente. Per esempio, facciamo in quattro, diciamo di dividerci la merenda e poi, quando suona la campanella e arriva il momento di fare la ricreazione e mangiare la merenda, uno dei quattro, magari il più forte, il più potente, dice che si mangia tutte lui le merende e se ne frega dagli altri. Per me si comporta male. Tutto per lui e niente per i suoi amici. Allora non è neppure un vero amico». «Per me un vero amico deve essere sincero e non ingannarti». «Per me non deve essere prepotente e volere sempre avere ragione lui ma ascoltare anche le parole degli altri».
«Per me un mio amico non mi picchierebbe mai e non mi ruberebbe mai la merenda». «Una buona amica non dice le bugie alle sue amiche». «Secondo me deve essere buono, simpatico, onesto, non voler sempre comandare perché dopo diventa noioso e anche antipatico». «Per me, maestro, un buon amico è un po’ come un buon capogruppo: deve ascoltare tutti gli altri del gruppo, deve essere gentile, non deve prendere in giro, non deve rubare i pastelli o comportarsi male…». «Sì, sì, poi deve essere gentile».
«Per me una vera amica viene a giocare a casa mia, poi giochiamo insieme io e lei, però giochiamo anche con le altre nostre amiche, non sempre noi da sole». «Una vera amica non parla male di me». «Un vero amico, quando sei in difficoltà, ti aiuta». «Per me se un capogruppo è prepotente, dopo tutti lo odiano, non lo sopportano più, vogliono cambiare gruppo, vogliono cambiare capogruppo». «Io penso che un vero amico si comporta bene con te come un fratello o una sorella se è una femmina. Cioè non bisticcia mai o se bisticcia fa subito la pace».
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