La premier annuncia il viaggio negli Usa e a Parigi

Le critiche del canadese Trudeau sui diritti Lgbt violati? «È stato poco avveduto. Capita quando si presta ascolto alle fake news. Gli ho spiegato come stanno le cose, senza nessuna nuova legge in materia di questo governo e si è reso conto della situazione». Meloni lascia in anticipo Hiroshima, per seguire da vicino il disastro romagnolo, e in conferenza stampa tenta di liquidare l’incidente che ha offuscato il suo primo G7.

Nessuna ombra invece nel lungo e molto atteso colloquio con Macron. Certo le esigenze politiche interne fomenteranno nuove polemiche ma l’italiana le considera teatro. Il colloquio è andato bene davvero, anche perché l’interesse in questo caso è comune. La premier italiana ha insistito molto con il direttore del Fmi Georgieva e con von der Leyen per sbloccare il dialogo con la Tunisia, con «pragmatismo», cioè mettendo da parte «le rigidità» del Fondo sulle riforme che Saied non garantisce affatto e soprattutto facendo presto: «I tempi sono importantissimi». Il francese concorda. Anche perché l’ondata in arrivo dalla Tunisia in caso di default di quel Paese s’incamminerebbe poi verso la Francia e Meloni non manca di segnalare apertamente che chiedere all’Italia di blindare le frontiere per bloccare i «movimenti secondari» sarebbe sprecare fiato e pare che se ne sia reso conto persino l’olandese Rutte.

Sulla Cina, vero oggetto di questo G7, e sulla rinuncia italiana alla via della Seta resta prudente. Lei comunque contraria a quegli accordi era e contraria è: «Sapete come la pensavo e non ho cambiato idea». Se ne riparlerà nel viaggio a Washington, come di Tunisia si riparlerà in quello a Parigi, entrambi probabilmente prima dell’estate. Un’indicazione più precisa arriva a proposito del G7 a presidenza italiana, l’anno prossimo. Sarà in Puglia, «in segno di attenzione per il sud del mondo dal sud dell’Italia». In quale città però la premier non dice: «Una notizia per volta».