Visioni

La poesia dello strumento

La poesia dello strumentoDettaglio dalla copertina di Idiofonie

Note sparse Federico Bagnasco - musicista attivo nei contesti stilistici più diversi - è autore di Idiofonie

Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 12 giugno 2019

Gli idiofoni sono quegli strumenti che, se percossi, producono il suono direttamente dal proprio corpo. Sono a percussione, a pizzico, a frizione, ad aria, a seconda di come sono impiegati per produrre la vibrazione sonora. Ed esistono ulteriori sottoclassificazioni, anche se spesso gli idiofoni fatichiamo a immaginarceli tutti sotto lo stessa definizione – ombrello: il gong e la celesta, lo scacciapensieri e le maracas, la traccola e lo xilofono, ad esempio. L’idiofonia è, invece, un termine inventato ad hoc: serve a descrivere un componimento poetico che riesca a descrivere in modo sorprendente uno strumento musicale idiofono. Le idiofonie le ha inventate il contrabbassista e specialista di strumenti ad arco e pizzico Federico Bagnasco, musicista attivo nei contesti stilistici più diversi, dal folk alle avanguardie contemporanee, evidentemente attratto da un mondo che non è il suo specifico. Le trovate riunite in un libro compatto di Europa Edizioni che premette ad ogni poesia un’efficace storia dello strumento trattato: dove vince il dono della sintesi nel cogliere l’essenziale di ogni idiofono. In più c’è il garbo e l’ironia di pennelli e chine di Andrea Piccardo, fumettista, illustratore e designer.

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