La periferia torinese e la «cattiva strada»
Cultura

La periferia torinese e la «cattiva strada»

NARRAZIONI «La mia cattiva strada. Memorie di un rapinatore», di Marcello Ghiringhelli edito da Milieu
Pubblicato circa 6 anni faEdizione del 8 agosto 2018
Il terribile fulmine di vendetta raccontato nel prologo del libro di Marcello Ghiringhelli, La mia cattiva strada. Memorie di un rapinatore (Milieu, pp. 229, euro 15), ricorda quello che attraversa la frase di Carlo Emilio Gadda (Lettere agli amici milanesi): «la sconcia bestia è stata appesa in Piazzale Loreto». Due fatti dello stesso momento storico: il linciaggio di una collaborazionista e l’esposizione del corpo del capo. L’analogia tra i due scrittori si ferma qui. Ghiringhelli scrive i suoi libri raccontando la sua nuda vita vissuta, Gadda si vendicò con le parole contro un dittatore e contro la sua «rinnegata» adesione...
Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi