Quando sei anni fa Jo Cameron, una sessantacinquenne ex-insegnante scozzese, entrò all’ospedale di Inverness per curarsi una semplice artrite, non immaginava di diventare un caso scientifico mondiale. Era lì per una «trapeziectomia», un intervento piuttosto frequente mirato a ripristinare l’uso del pollice bloccato dall’artrite. Un intervento doloroso, ma nulla al confronto della sofferenza continua causata dall’artrite, a causa della quale spesso si rinuncia del tutto all’uso della mano. Per la verità, nel caso della signora Cameron il dolore sembrava sopportabilissimo. Ma la compromissione dell’articolazione non permetteva di rimandare l’intervento. Con grande sorpresa dei medici, dopo l’operazione la signora si accontentò...