Quella notte del gennaio 1990 in cucina, a casa di Giuliana, mia madre, che ora non c’è più, ce ne stavamo con Camillo e Leandro a cazzeggiare slogan in rima baciata, inneggiando e brindando alla felina che da ormai due settimane continuava a farsi beffe di finanzieri, poliziotti, domatori di Circo e giornalisti che cercavano di ingabbiarla. Mai e poi mai avremmo pensato che trent’anni dopo, nel Duemila e venti, oltrepassando quel fatidico 2001 che pareva fantascientificamente appartenere al futuro remoto, saremmo stati ancora qui, a parlarne. “Già la vita è troppo nera, non cacciate la Pantera…” Ha ha ha!...