Oggi in molte città d’Italia, associazioni, organizzazioni, parlamentari, persone, saranno nelle piazze per dire no all’annessione coloniale israeliana, annunciata per il primo luglio dal governo Netanyahu, del 30 percento del territorio occupato palestinese, compresa la Valle del Giordano che fino agli anni ’80 era considerata il «cestino del pane» dell’economia palestinese. Un no all’occupazione militare, all’apartheid, al razzismo praticato da Israele. E sì al riconoscimento dello Stato di Palestina, ad applicare la legalità internazionale e il rispetto dei diritti umani violati ogni giorno da Israele con la complicità della Comunità Internazionale che lascia Israele impunita per le continue violazioni e...