Giuliano De Felice, docente presso l’Università di Bari e redattore della rivista Archeostorie, concentra le sue ricerche sull’archeologia contemporanea, disciplina di crescente fortuna nel mondo anglosassone e sparute applicazioni in Italia, dove «la spettacolarizzazione dei beni culturali va di pari passo con l’onnipresente tradizione classicista e con quel senso di possesso del patrimonio antico dal quale quasi siamo ossessionati». Nel 2017, accompagnato nella Murgia interna dall’esperto di didattica della storia Antonio Brusa, fu sorpreso dalla muta potenza di una ferita impressa sul territorio dalla Seconda guerra mondiale: il Campo di prigionia 65. «Di certo non mi si mostrò bello; nemmeno...