Internazionale

La Nobel Maguire: «Dialogo, non sanzioni»

Damasco Delegazione pacifista visita il paese

Pubblicato più di 11 anni faEdizione del 12 maggio 2013

Una delegazione internazionale di pacifisti guidata dalla premio Nobel per la pace irlandese Mairead Maguire sta visitando Damasco e altri luoghi del paese per sostenere il movimento di riconciliazione nazionale Mussalaha e chiedere alla comunità internazionale, spiega Maguire, «di rispettare la sovranità della Siria e l’assoluto bisogno di pace e autodeterminazione del popolo siriano»: smettendo dunque di alimentare i gruppi armati e la destabilizzazione, e rimuovendo le sanzioni economiche che aggravano l’emergenza.

Gli incontri diplomatici in corso a livello internazionale, soprattutto fra russi e statunitensi, suscitano speranze e scetticismo a Damasco, insieme al sollievo per la mancata risposta del governo all’attacco di Israele. La capitale è stata colpita da autobombe fino a pochi giorni fa (gli sbarramenti di cemento a protezione di strade e aree sensibili sono ormai ovunque, dipinti con i colori della bandiera), e si convive con il tuono dei colpi di mortaio o artiglieria notte e giorno. La crisi economica dovuta anche alle sanzioni si somma all’afflusso di sfollati in una città che conta già centinaia di migliaia di rifugiati iracheni degli ultimi anni, e palestinesi da lunga data. La delegazione ha denunciato la manipolazione mediatica, al centro della tragedia siriana. Un esempio recente è l’uccisione di civili a Bania, città costiera nella provincia di Lattakia.

L’opposizione armata ha accusato dell’ultima strage di civili, appunto a Bania, la milizia Mouqawama Souriyy (Resistenza siriana), comandata da Mihraç Ural, di Antiochia, già militante rivoluzionario marxista contro il governo turco. La sua milizia è impegnata sul terreno a combattere i gruppi armati antigovernativi e islamisti. Ural, contattato dal giornalista belga Bahar Kimyongur, si dice oltraggiato dall’accusa, rivendica la sua storia di militante della sinistra rivoluzionaria e accusa gruppi armati salafiti che avrebbero voluto vendicarsi per il rifiuto di uomini del posto di prendere le armi con loro. Anche oppositori antibaathisti di Bania, come Ahmad Ibrahim e il blogger Ahmad Abou Al-Khair scagionano Ural e accusano gruppi terroristi.

Maguire e la delegazione hanno visitato ospedali e quartieri, incontrato esponenti religiosi della Mussalaha, vittime civili, ed esponenti dell’opposizione non armata, parlamentare ed extraparlamentare.

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