Il parlamento sonnecchia e con il nuovo governo viene tenuto in condizione di non nuocere, ma qualche voto bisogna pur farlo. Ieri la camera ha votato sulla doppia richiesta di autorizzazione a procedere ai danni del deputato piemontese di Forza Italia Diego Sozzani. La magistratura milanese, che lo indaga per corruzione e finanziamento illecito nell’ambito dell’inchiesta «mensa dei poveri», voleva utilizzare le intercettazioni telefoniche che lo coinvolgono e metterlo agli arresti domiciliari. Richieste respinte, perché alla prima occasione parlamentare importante la neonata maggioranza si è divisa. E la decisione presa insieme in giunta, cinquanta giorni fa, da 5 Stelle e...