Alla vigilia della festa delle Forze Armate fra le camere si consuma un litigio all’arma bianca sull’amaro caso dei fucilati della Prima Guerra Mondiale e sulla temibile figura del generale Luigi Cadorna. Diffidare delle apparenze: non è una disputa storica, o fra esegeti in divisa della parola «onore». E la trincea sul «cadornismo» – che Gramsci ci perdoni – vede su fronti opposti, per una volta trasversalmente, militari e non. La faccenda inizia due anni fa con un appello che un piccolo esercito di storici e intellettuali (fra gli altri Alberto Monticone, Luciano Canfora, Giulio Giorello, Mimmo Franzinelli, Antonio Gibelli, Nicola...