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Rubriche

La morale della favola dell’asino

I bambini ci parlano La rubrica settimanale in ascolto della voce dei piccoli. A cura di Giuseppe Caliceti
Pubblicato circa un anno faEdizione del 27 luglio 2023

Mi raccontate con parole vostre la favola di Esopo che abbiamo letto?

«La favola dell’asino? C’era un asino. Il protagonista è un asino. Un asino che portava un carico di sale. E fin qui tutto bene. Però si trova a dover superare un ostacolo». «Sì, si trovò a dover attraversare un fiume. E lui continua a camminare». «Perché lui scivola e cadde in acqua: così, tutto il sale che portava nei cesti sulla schiena si sciolse e l’animale si rialzò con un carico molto più leggero». «E lui fu molto contento della cosa!» «Però io non capisco bene come fa ad essere contento perché lui, è vero, non ha più da portare il sale che si è sciolto ma così ha perso tutto il carico che portava, ha perso tutto il sale che adesso non c’è più». «Anche secondo me è così. Lui senza più sale è più leggero, ma ha fatto uno cosa sciocca, ha sprecato tutto il sale e non so se il suo padrone è contento per aver fatto una cosa del genere. Secondo me no, non è contento e gli dà delle bastonate, dopo». «A ogni nodo, dopo qualche tempo, lo stesso asino stava portando un carico di spugne sulla riva di un fiume. Non di sale, di spugne. E qui gli viene in mente la volta precedente, quella del sale, che con l’acqua del fiume si era sciolto, e ricordandosi di quello che era successo con il sale, pensò che se sii lascia cadere in acqua, anche questa volta il carico sarebbe diventava più leggero. Ma questa volta, le spugne imbevute d’acqua si gonfiarono, così tanto che l’asino, a causa del loro peso, non riuscì più ad uscire dall’acqua e fu trascinato via dalla corrente». «La morale della favola è che molto spesso, gli uomini non si rendono conto che sono le loro stesse azioni a rovinarli».

Mi fate degli esempi di altre cose che fanno gli uomini per mettersi in difficoltà con le loro mani? Gli uomini o anche i bambini, naturalmente….

«Per esempio se non fai i compiti, tu dopo hai una nota o il maestro e la maestra si arrabbiano e ti possono dare anche una nota e hanno ragione a dartela. Così però hanno scelto loro di prendere una nota». «Perché se fai una cosa sbagliata, come l’asino che si è fatto sciogliere il sale, che ha sprecato tutto il sale, dopo è peggio per te». «Se non studi prendi sempre dei brutti voti». «Per esempio, se un automobilista va troppo forte in auto oppure al semaforo, se viene rosso e lui passa anche con il rosso perché non conosce le regole del semaforo, lui dopo fa un incidente e rischia anche di morire». «Magari le conosce le regole, perché tutti sanno che con il rosso non si può passare, ma lui se ne frega e passa ugualmente». «Se uno non segue le regole, per me. Questa favola vuol dire che se tu non segui le regole, non le rispetti, allora ti può capitare un incidente e puoi farti molto male o anche morire. Infatti se per caso mentre lui passa col rosso c’è qualcuno sull’altra strada con la sua macchina, possono fare un incidente e anche un incidente mortale». «Per me il protagonista di questa favola è un asino perché gli asini sono già poco furbi e già all’inizio quando fa sciogliere il sale, quando è contento che il sale che portava si è sciolto, lui doveva dispiacersi, invece lui è contento, è felice che non ha più un peso da portare ma così ha perso anche tutto quanto il carico di sale che stava portando». «E’ quello che avevo già detto io».

«Un altro esempio di cosa sbagliata come quella dell’asino è se un bambino alla ricreazione fa uno sgambetto a un altro bambino, magari più grande di lui, magari dopo il bambino più grande, invece di perdonarlo, può anche vendicarsi e dargli un calcio». «A me questa favola è piaciuta perché spiega come bisogna comportarsi ma mi piacciono di più le favole dove ci sono più animali». «Anche a me. Soprattutto quelle dove si sente la voce vera degli animali che parlano tra di loro». «Qui non poteva esserci la voce perché…. è uno solo». «Sì, è vero, è solo un asino. Allora con chi può parlare? Nessuno». «La morale della storia è che tu devi fare le cose giuste e non quelle sbagliate, altrimenti dopo ti metti nei pasticci e puoi rischiare anche di morire o di essere picchiato». «Per me è che tu devi fare quello che ti dicono di fare, non di testa tua perché magari dopo civili nell’acqua e sbagli e, anche se pensi di aver fatto una cosa furba, dopo hai sbagliato e puoi essere punito».

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