Dunque la tanto attesa (e temuta) «riapertura» è andata meglio del previsto. L’Italia si è messa in movimento «con juicio», senza assalti ai treni, code agli sportelli e movide estemporanee. Segno che la percezione del pericolo è forte e diffusa tanto da farsi «costume». E che il Paese, nella sua maggioranza, ha imparato la lezione del virus rifiutando le pose da superuomini dei tanti negatori del rischio e fautori del contagiatevi liberamente. Almeno per questo inizio di settimana, abbiamo visto all’opera un’Italia tutto sommato responsabile. Ma poi c’è un’altra Italia. Quella incarnata dai «guerriglieri di se stessi» (i «due Matteo»...