Dovendo fare approvare quella nefandezza della legge Gelmini (240/10), l’allora governo Berlusconi mobilitò tutta la sua imponente forza di fuoco mediatica per massacrare l’accademia italiana. La premessa necessaria perché una legge mal fatta, mal scritta, estremamente verticistica e baronale, potesse essere digerita era quel che io chiamo mantra, diabolico insieme di palesi falsità: “In Italia ci sono troppe università; in Italia ci sono troppi professori; tutti i concorsi sono truccati” eccetera. Di quanto queste affermazioni siano non solo ingiustificate, ma di totale falsità, certo è facile rendersi conto, per gli addetti ai lavori. Non così per il bar sport, e...