Dopo aver curato Una rivoluzione dall’alto (Mimesis, 2012), un libro sulle nuove forme di dominio nell’epoca della crisi finanziaria, in questo suo nuovo lavoro Alessandro Simoncini analizza il modo in cui il capitale è giunto a «catturare l’intelligenza collettiva», bloccando le sue potenzialità liberatorie (Governare lo sguardo. Potere, arte, cinema tra primo e ultimo capitalismo, Aracne, pp. 228, euro 15). Non solo i corpi e la mente, anche l’anima e l’immaginario sono stati messi al lavoro a partire dagli anni Ottanta del Novecento. Il capitale rielabora e deforma proprio quelle forme visuali e artistiche che con più fervore – nel corso...