Il nazismo come storia famigliare dove si mescolano, al coinvolgimento dei padri nell’orrore, i caldi ricordi dell’infanzia e le complicità degli affetti. È una materia quanto mai complessa e talvolta contraddittoria che tiene insieme la memoria pubblica e i molti silenzi della vita privata quella che affronta Tania Crasnianski nel suo I figli dei nazisti, traduzione di Francesco Peri, (Bompiani pp. 268, euro 18,00), un’indagine che ripercorre le traiettorie esistenziali di alcuni dei discendenti dei maggiori dignitari del Terzo Reich. La ricerca si snoda attraverso otto biografie di figlie e figli dei fedelissimi di Hitler, tra cui quelli di Himmler,...