«La cosa più strana nei monumenti è che non si notano affatto. Nulla al mondo è più invisibile. Non c’è dubbio tuttavia che essi sono fatti per essere visti, anzi, per attirare l’attenzione; ma nello stesso tempo hanno qualcosa che li rende, per così dire, impermeabili, e l’attenzione vi scorre sopra come le gocce d’acqua su un indumento impregnato d’olio, senza arrestarvisi un istante». In questo breve frammento, tratto dalle Pagine postume pubblicate in vita, Robert Müsil inquadra – con quell’ironia grave che ne caratterizza l’intera produzione letteraria – il più significativo dei cortocircuiti che si vengono a istituire nel...