Il centro del campo profughi di Deir Al Balah, nella striscia di Gaza, domenica si è riempito di parenti, amici e conoscenti per i funerali dei fratelli Mahmoud e Hassan al Zaazou, i due giovani pescatori uccisi venerdì da raffiche sparate da motovedette egiziane. Con la loro imbarcazione erano entrati per un breve tratto nelle acque territoriali egiziane, per errore o forse alla ricerca di una pesca più abbondante e garantire un sostentamento più adeguato alla famiglia. La vita dei pescatori palestinesi è dura. I limiti imposti da Israele all’area di pesca – tre miglia dalla costa di Gaza –...