La manovra di Lapid e Netanyahu risparmia esercito e coloni, non i più deboli
Le proteste di sabato scorso a Tel Aviv contro la manovra del ministro Lapid – Reuters
Internazionale

La manovra di Lapid e Netanyahu risparmia esercito e coloni, non i più deboli

Israele Il premier ieri ha ottenuto una riduzione sostanziosa dei tagli al budget della difesa. Torna il campo il movimento J14, gli indignos locali, senza però superare le contraddizioni di due anni fa
Pubblicato più di 11 anni faEdizione del 14 maggio 2013
Michele GiorgioGERUSALEMME
«Abbiamo bisogno che l’esercito sia sempre più efficiente e di avere altre batterie antimissili Iron Dome». Con questa premessa il premier Netanyahu ieri ha “restituito” ai militari 200 degli oltre 800 milioni di euro di tagli alla difesa, previsti dalla manovra del ministro delle finanze Yair Lapid. La riduzione delle spese si fermerà a tre miliardi di shekel (oltre 600 milioni di euro). «Credo – ha detto il primo ministro – che il percorso da me proposto sia una buona mediazione tra i bisogni dell’economia e quelli della sicurezza». Un compromesso che salva le Forze Armate e non i settori...
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