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La maledizione dei due Matteo

Fuoribordo Ora, se le cose (della politica, ma non solo) conservassero un qualche senso, una giornata così dovrebbe poter essere considerata una vittoria per la maggioranza giallo-rosa, che ha "messo sotto" il suo principale sfidante. Invece no
Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 13 febbraio 2020
Dunque alla fine, il Capitano che giocava ai soldatini è finito fuori bordo. Il Senato ha deciso a maggioranza di mandarlo a processo. Né vale la sceneggiata finale della Lega che non partecipa al voto (con la bizzarra motivazione del «rispetto per Matteo»), dopo che era ormai evidente che l’Aula avrebbe votato pollice verso. Forse aveva sperato, per un breve momento, di quotare alla propria miserabile borsa i cattivi sentimenti di quanti (e non sono pochi) quei 131 naufraghi della Gregoretti avrebbero voluto vederli in pasto ai pesci. Ma i processi, si sa, sono percorsi scivolosi, non si vincono solo...
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