Pochi mesi fa, la retrospettiva alla Cinémathèque di Parigi è stata oggetto di furiosi attacchi da parte di alcuni gruppi femministi, a cui si è aggiunta anche la voce del ministro del governo Macron della famiglia, Laurence Rossignol, – una carica istituzionale – dicendo che non avrebbe mai guardato un film di Roman Polanski. «Lo stupratore» sottinteso, con riferimento alle accuse di violenza sessuale nei confronti di Samantha Geimer, allora una ragazzina, che peraltro ha da tempo dichiarata chiusa la questione, con un complicato iter giudiziario mai risolto che da allora impedisce al regista di tornare in America. Il movimento...