Cultura

La magia della prima volta

Comics "La prima volta" di Vincent Cuvellier e Charles Dutertre per Sinnos

Pubblicato più di 9 anni fa

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Di «prime volte» è piena la vita e a proporre un viaggio tra le «prime volte» è, ovviamente, la protagonista de «La prima volta che sono nata»: «La prima volta che ho aperto gli occhi, li ho subito richiusi. Ho pianto. Poi delle mani mi hanno sollevata al cielo e mi hanno posata su due montagne di latte».
Ma Nina, irriverente e vagamente iraconda bimbetta bruna con i ciuffetti, racconta il seguito senza peli sulla lingua: «La prima volta che ho visto papà stava piangendo… Mi guardava come se mi vedesse per la prima volta. In effetti mi vedeva per la prima volta» mentre «la prima volta che ho sentito il mio nome, non sapevo ancora che fosse il mio«.

Il libro di Vincent Cuvellier e Charles Dutertre, edito dalla Sinnos (pp.104, euro 13), è un albo illustrato dedicato ai bambini che fa sorridere e commuovere anche gli adulti senza retorica e sdolcinature. La forza del tratto delle illustrazioni e i colori decisi accompagnano Nina nel suo viaggio tra le prime volte con grazia e poesia: «La prima volta che ho camminato sono caduta. La prima volta che sono caduta mi sono rialzata. La prima volta che mi sono rialzata, ho camminato».

Le «prime volte» proseguono quindi lungo la vita di Nina non prive di ironia: come la prima volta che ha pregato e ha aspettato tutta la notte che qualcuno rispondesse. C’è una vita vera e intera dentro questo libretto, emozioni e sentimenti reali che nulla tolgono alla fatica di vivere ma che la raccontano con grazia e anticonformismo: «la prima volta che mio nonno è morto, mamma mi ha preso tra le braccia per consolarmi. Ma in realtà ero io che la consolavo tra le mie braccia» , «la prima volta che ho messo un reggiseno era troppo grande», «la prima volta che un ragazzo mi ha baciata, è stata dietro un albero. Mi ha preso tra le sue braccia e mi ha avvolto fra i suoi rami». Le prime volte accompagnano così la crescita di Nina fino a quando: «la prima volta che gli ho sfilato quella camicia azzurro cielo, i suoi occhi hanno continuato a brillare». E poi? A volte si nasce una seconda volta. Leggere per credere. E commuoversi.

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