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La lista Tsipras non può allearsi con Renzi alle prossime regionali

Sinistra Il Pd sta portando avanti le politiche liberiste, di saccheggio del territorio, di privatizzazioni dei beni comuni, e sta smantellando la nostra Costituzione. Non ci sono accordi possibili a partire dalle prossime elezioni regionali (evitando il ripetersi di geometrie variabili e contraddittorie come quelle recenti in Piemonte e Abruzzo)

Pubblicato più di 10 anni faEdizione del 19 luglio 2014

Dopo l’esperienza de L’Altra Europa è ora il tempo di osare e di avviare un processo costituente orizzontale, partecipativo, inclusivo, accogliente e trasparente che risponda alla domanda espressa e al credito concesso da più di 1,1 milioni di elettori.

Tutti insieme, le vaste reti di attivisti, gli intellettuali, le associazioni, i soggetti politici che hanno appoggiato e sostenuto la lista, le persone che si sono spese nei comitati territoriali, tutti insieme dobbiamo proseguire e lavorare ad un progetto politico per il paese. Un progetto politico chiaro e coerente, a partire dalla collocazione politica nello scenario italiano.
Il nostro programma, i dieci punti per le elezioni europee, lo spirito che ci ha guidati nella lunga campagna elettorale, le parole spese in migliaia di incontri pubblici, ci forniscono una traccia per la definizione di una carta di obiettivi e di valori non negoziabili.

Obiettivi e valori che ci pongono chiaramente fuori, contrari e alternativi alle larghe intese italiane e europee e alla forze che le sostengono.

Appare pertanto ovvio che con le medesime forze politiche che stanno portando avanti le politiche liberiste, di saccheggio del territorio, di privatizzazioni dei beni comuni, e che stanno smantellando la nostra Costituzione non ci siano accordi possibili a partire dalle prossime elezioni regionali (evitando il ripetersi di geometrie variabili e di esperienze contraddittorie come quelle recenti in Piemonte e Abruzzo).

Per questo, a tutte le componenti del processo che ci apprestiamo ad iniziare si chiede una valutazione sull’opportunità di promuovere eventuali alleanze che costituirebbero motivo di imbarazzo ed in definitiva l’allontanamento di coloro che sulla costruzione di una reale alternativa hanno investito. Il governo Renzi sta gettando le basi per uno stravolgimento degli equilibri democratici del nostro Paese e per portare avanti con maggior agio le proprio politiche.

L’Altra Europa con Tsipras deve assumersi in pieno la responsabilità di contrastare senza questo disegno, raccordandosi con tutte le iniziative e con i movimenti che si pongono all’opposizione di quanto si sta delineando all’orizzonte del nostro paese.

* candidati Altra Europa

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