La leggerezza delle parole. Firmato Massimo Volume
Massimo Volume – foto Maglio Occhetti
Visioni

La leggerezza delle parole. Firmato Massimo Volume

Intervista Parla il leader della band, Emidio Clementi, spiega il rapporto fra suoni e liriche alla base dell'ultimo album «Aspettando i barbari»
Pubblicato più di 10 anni faEdizione del 10 gennaio 2014
Accade spesso durante un concerto che qualcuno prenda Emidio Clementi per la giacchetta e gli dica «Dai spostati un po’…». È la sua voce. È come se il cantante dei Massimo Volume volesse allontanarla un po’ da sé, tanto da dargli autonomia di pensiero e parola, per poi ascoltarla mentre gli chiede di lasciare un po’ di spazio tra di loro. «Quando la voce non è cantata ma parlata ce l’hai davvero addosso – spiega Emidio – e di solito mi dà molto fastidio. Ecco, sul palco quello che cerco di fare è di ripristinare una distanza prospettica tra lei...
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