Il giorno prima che scoppiasse la crisi di governo, mercoledì 13 luglio la maggioranza aveva votato compatta alla Camera la legge delega in materia di Spettacolo (nessun contrario, astenuti solo i deputati Fdi). Il testo approvato fissa alcuni principi fondamentali e introduce strumenti innovativi e lungamente richiesti dai lavoratori e le lavoratrici dello spettacolo come l’indennità di discontinuità, gli osservatori e un tavolo permanente presso il ministero della Cultura. È prevista inoltre la redazione di un vero e proprio Codice dello Spettacolo e la definizione di nuove norme in materia di contratti di lavoro, per un equo compenso anche del lavoro autonomo.

SABINA DI MARCO, Segretaria nazionale Slc Cgil ha espresso «soddisfazione per il primo decisivo passo compiuto nel riconoscimento di diritti ed auspicabile emersione per tante lavoratrici e lavoratori del settore». Il percorso non è certo terminato, sarà ora fondamentale la fase attuativa di competenza del Governo. Bisognerà «tradurre in prassi i principi e le linee guida enunciati dalla legge delega e far sì che gli strumenti ivi individuati siano realmente efficaci, garantendo l’individuazione puntuale delle platee di destinatari, arricchendo di strumenti il monitoraggio del mercato del lavoro, l’individuazione delle professioni e la formazione, rafforzando inoltre le modalità con cui garantire esigibilità e possibilità di versamenti contributivi da parte di tutte le categorie di lavoratrici e lavoratori» ha aggiunto la Segretaria.