Sono migliaia i civili in fuga dalla parte meridionale della provincia di Daraa, nel sud della Siria, al confine con Israele e Giordania, a causa dei venti di guerra che spirano da giorni. La rinnovata offensiva governativa, dopo otto mesi di silenzio (a seguito degli Accordi di Astana siglati da Russia, Turchia e Iran e l’inserimento di Daraa tra le «de-escalation zone»), si è tradotta in raid aerei su Daraa, insieme a Idlib e Ghouta est uno degli ultimi bastioni islamisti in Siria. A Damasco hanno risposto ieri i leader del Fronte Meridionale con quello che definiscono un «attacco preventivo...