«Sfogliando i giornali si ricava l’impressione che una nuova guerra sia dietro l’angolo mentre Israele non ha alcuna intenzione di impegnarsi in conflitti armati a nord come a sud». È proprio il “falco” Avigdor Lieberman, il ministro della difesa, a raffreddare le previsioni di chi, in Israele e nella regione, vede affacciarsi un nuovo conflitto al confine tra Libano, Golan siriano occupato e Israele. I segnali ci sono tutti. L’esercito israeliano nelle ultime 48 ore ha centrato due postazioni e un camion di munizioni dell’esercito siriano dopo i colpi di mortaio partiti dalla Siria e caduti nel Golan. Colpi erranti,...