La grande sfinge a portata di selfie
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Cultura

La grande sfinge a portata di selfie

Archeologia Il restauro dell’area Giza in Egitto e dell’imponente statua è stato progettato in base al dilagante concetto di interattività tra l’opera e i turisti
Pubblicato quasi 10 anni faEdizione del 27 novembre 2014
Nella tradizione letteraria e filosofica, la parola «sfinge» evoca il mito di Edipo e il celebre enigma «esistenziale» che il demone femminile posto a custodia di Tebe rivolse al futuro re dell’antica città della Beozia. Tuttavia, per la gran parte del mondo, la Sfinge è il volto misterioso e serafico della gigantesca scultura che si staglia sulla piana di Giza, venti chilometri a sud-ovest de Il Cairo. Non è dunque un caso che il ministro egiziano alle antichità, Mamdouh al-Damati, abbia puntato proprio sul restauro del colosso dal corpo di leone e dalla testa umana per rilanciare il turismo verso...
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