Non è stata colpa dell’eroina, anzi, l’eroina è stata la vita artificiale di uno zombie che negli ultimi anni avete visto circolare. Ero già morto. L’ero è stata una resurrezione artificiale». Sono parole di Carlo Rivolta, la figura perno del film documentario di Marco Turco La generazione perduta, vincitore del Nastro d’argento per il miglior documentario dell’anno e in sala in tutta Italia in questi giorni. Carlo Rivolta era un giornalista di «Repubblica». Giovane, bello, fascinoso, curioso in modo assoluto, fu il primo a indagare e raccontare l’espansione dell’eroina, le sue cause, gli effetti, il mercato, un fenomeno che in...