La fragile società del non lavoro
«Autoritratto» dell'artista austriaco Herbert Bayer, 1932
Cultura

La fragile società del non lavoro

Robert Castel «Proprietà privata, proprietà sociale e proprietà di sé» può essere considerato il testamento dello studioso recentemente scomparso. Ha inoltre il pregio di presentare una lucida analisi della crisi sociale provocata dal neoliberismo e di proporre il reddito di cittadinanza come proposta per salvaguardare lo spirito del welfare state
Pubblicato circa 11 anni faEdizione del 4 luglio 2013
La parabola intellettuale di Robert Castel non è comprensibile senza il suo coinvolgimento nel Maggio parigino. È a partire dalle barricate del quartiere latino che la sua produzione subisce una svolta inaspettata. Sociologo di formazione in debito con la tradizione delle scienze sociali francesi, condivideva le riflessioni sulla modernità di Emile Durkheim, laddove sottolineava la fragilità del legame sociale rispetto il carattere tellurico, «rivoluzionario» dello sviluppo capitalistico. Ma a differenza di Durkheim, era interessato anche alle istituzioni sorte dalle ceneri dell’ancien régime che mostravano una grande capacità di tenuta e performatività dell’ordine sociale rispetto a quelle tendenza del capitalismo di...
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