L’Europa deve porsi obiettivi vincolanti per ridurre l’utilizzo di metalli primari, altrimenti il passaggio all’energia rinnovabile, alle auto elettriche e alla digitalizzazione, causerà un nuovo boom dell’industria estrattiva, sia sulla terra ferma sia in mare, con conseguenze devastanti. A chiederlo è Sea at Risk, una Ong molto attiva sul fronte della protezione del mare che ha pubblicato il Report Breaking Free From Mining – A 2050 blueprint for a world without mining on land and in the deep sea, con dati attuali e proiezioni future. BASTI PENSARE CHE la produzione di sette metalli (ferro, alluminio, rame, zinco, piombo, nichel e...