La Fimer nel caos, rottura fra gli azionisti e il cda
Inverter fotovoltaici Greybull-McLaren annuncia un'accordo "vincolante ed esclusivo" con gli azionisti, a stretto giro di posta il consiglio di amministrazione dà per fatto il passaggio al fondo Clementy. Le istituzioni locali chiedono un intervento urgente del ministero: "La fabbrica è a rischio per le continue divergenze interne alla governance aziendale".
Inverter fotovoltaici Greybull-McLaren annuncia un'accordo "vincolante ed esclusivo" con gli azionisti, a stretto giro di posta il consiglio di amministrazione dà per fatto il passaggio al fondo Clementy. Le istituzioni locali chiedono un intervento urgente del ministero: "La fabbrica è a rischio per le continue divergenze interne alla governance aziendale".
Alla Fimer di Terranuova Bracciolini i 500 fra addetti diretti e dell’indotto non sanno più cosa pensare, di fronte all’enorme confusione sul futuro dell’azienda di inverter fotovoltaici vittima di una crisi solo finanziaria, provocata dalla famiglia Carzaniga che ne è proprietaria. Nelle ultime 24 ore è arrivata prima la notizia che i potenziali acquirenti di Greybull/McLaren, valutati positivamente da lavoratori e organizzazioni sindacali, hanno raggiunto un accordo “vincolante ed esclusivo” con gli azionisti di Fimer.
Ma a stretto giro di posta i due membri del consiglio di amministrazione rimasti (un terzo, Luca Bertazzini, si è dimesso) hanno annunciato un accordo con il fondo Clementy.
Così Valerio Fabiani della Regione Toscana e Sergio Chianni sindaco del comune del Valdarno aretino hanno chiesto al ministro Urso e al sottosegretario Bergamotto la riconvocazione con urgenza del tavolo nazionale di crisi. “Preoccupa in particolare la tenuta economica della società in questa fase – spiega Fabiani – l’assenza di chiarezza sull’intero percorso, e le continue divergenze interne alla governance aziendale”
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