La falsa Ossessione
Fuori norme «La terra trema» viene proiettato in concorso alla Mostra di Venezia nel 1948 nella versione integrale, ma senza sottotitoli: che ci avranno capito i critici non catanesi?
Fuori norme «La terra trema» viene proiettato in concorso alla Mostra di Venezia nel 1948 nella versione integrale, ma senza sottotitoli: che ci avranno capito i critici non catanesi?
Enorme. Lo sapevate? Il neorealismo di Luchino Visconti si basa su un falso o, diciamo, su due film “falsati”: Ossessione (1943) e La terra trema (1948), entrambi di una durata abnorme per l’epoca: il primo 140’, il secondo 162’, e parlato in dialetto acitrezzino che forse solo i catanesi capiscono.
Al nord, a Ferrara, è stato celebrato il 31 maggio l’ottantesimo anniversario di Ossessione, girato in buona parte nella bella città estense. Paolo Micalizzi, organizzatore dell’evento, mi ha chiesto di parlare di Ossessione e il neorealismo. Al sud, a Catania, il 23 maggio, nel workshop InFabbrica organizzato all’interno dei Cantieri Intermediali da Stefania Rimini e altri, ho parlato di La terra trema, ma solo in privato.
Ossessione è stato proiettato dapprima al nord, proprio a Ferrara, dal 17 maggio. Il giorno precedente però Visconti era riuscito a “infiltrarsi” nelle proiezioni private organizzate a Roma nella sala Arcobaleno all’interno dei Magazzini CIM per far vedere i 12 film statunitensi sequestrati su una nave turca. Qui Vittorio Mussolini «se ne era uscito sbattendo la porta e negando ad alta voce che quella rappresentata nel film fosse l’Italia». E qui deve averlo visto Carlo Lizzani, che lo recensisce “occultamente” all’interno di un pezzo su un film di Mario Mattoli sul quindicinale «Cinema» del 25 luglio.
Ma che copia è stata vista a Roma e al nord? Il visto di censura del 28 aprile 1943 attesta 73’, praticamente la metà della versione integrale. In Emilia-Romagna il film è stato su per pochi giorni nelle varie città in cui à stato proiettato, con recensioni dove si alternano le stroncature (fascisti, cattolici) e le difese (Guido Aristarco). A Roma il film esce il 12 aprile 1945, dopo la liberazione, e qui le recensioni sono positive. Ma la copia proiettata dovrebbe essere sempre quella decurtata. Sparito dalla circolazione per la controversia sui diritti del romanzo di James Cain Il postino suona sempre due volte (1934), a cui il film si ispira, Ossessione ha potuto essere ricostruito da Visconti e riproiettato solo nel 1957, ma sempre in una versione incompleta e post factum, quando di neorealismo si parlava ormai poco. In sostanza, la versione integrale è stata disponibile solo quando è uscita in DVD molti decenni dopo.
Quanto a La terra trema, proiettato in concorso alla Mostra di Venezia nel 1948 nella versione integrale ma senza sottotitoli (che ci avranno capito i critici non catanesi?), esce nel maggio 1950 accorciato e doppiato in siciliano italianizzato, con scarsissimo successo commerciale. È questa la versione vista nei cineclub dai critici della mia generazione. Si è dovuto aspettare il restauro della Philip Morris curato da Lino Miccichè nel 1993. Ma quando il film con sottotitoli è stato proiettato a Roma in anteprima, in visione privata, era in panoramico, e il proiezionista aveva ormai dismesso il classico mascherino 1:1.37 (oggi si direbbe 4:3). Ho dovuto spiegare che bastava servirsi di quello per lo scope senza lente disanamorfizzante. Anche in questo caso, il film è stato reso disponibile quando è uscito in DVD nel 2006.
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