Nel dibattito culturale odierno si fa prevalentemente riferimento alla materia come a qualcosa di neutrale, disponibile e tecnologicamente soggiogabile e trasformabile in tutte le forme che decidiamo. Questo modo di vedere contrasta però con una problematica caratteristica che tradizionalmente la filosofia ha attribuito alla materia e cioè il suo essere passiva. Passività vuol dire, fra le altre cose, che la materia, prima dell’intervento naturale o umano, è già affetta dalla trasformazione, già incisa da differenze, già addirittura minacciata di essere risucchiata nel suo opposto dell’antimateria. La passività rende la conoscenza della materia inseparabile dalle sue metamorfosi, dai suoi processi di...