Esattamente 30 anni fa, il 2 giugno del 1992, il Regno di Danimarca veniva chiamato alle urne per esprimersi sul trattato di Maastricht. L’affluenza alle urne fu altissima (83.1%) ma, contro tutti i pronostici, a prevalere fu il “nej”(no) con il 50.7%. Dopo trent’anni, ieri, le e i danesi sono stati richiamati alle urne per ridiscutere uno dei 4 punti con i quali rinegoziarono la loro adesione all’Unione europea e, nello specifico, decidere se abolire o mantenere il “forsvarsforbeholdet” (clausola di riserva sulla difesa) ovvero partecipare ai programmi di sicurezza e alle missioni militari di peacekeeping dell’Eu. Secondo gli exit...