Visioni

La cultura e la politica italiana nell’inquietudine del secondo Novecento

La cultura e la politica italiana nell’inquietudine del secondo NovecentoRossana Rossanda – foto archivio manifesto

A teatro Una giornata di letture promossa dall'associazione Archivio per la memoria e la scrittura delle donne, dedicata a Rossana Rossanda

Pubblicato più di un anno faEdizione del 10 giugno 2023

La storia, personale e politica, sta in 46 faldoni, ordinati, in attesa di essere digitalizzati, all’Archivio di Stato di Firenze. Non è tutta lì la vita di Rossana Rossanda, il resto in formato minore (ma solo per quantità) dimora a Milano, alla Fondazione Feltrinelli. Promossa dall’associazione Archivio per la memoria e la scrittura delle donne, titolato a Alessandra Contini Bonacossi, La ragazza del secolo scorso, titolo quant’altri evocativo, soffuso di elegante malinconia, lei che dice di sé «sono stata una ragazza grigia, ero allenata a omettere».

PUBBLICATO da Einaudi nel 2005 finendo finalista allo Strega, ha investito con la forza intellettuale di una stagione che l’ha vista protagonista, i presenti alla lettura fiorentina animata da Sandro Lombardi (che con Rossanda condivideva una «riservata amicizia») e Annibale Pavone (coordinamento Andrea Mancini, pagine scelte da Maria Fancelli e Sandra Teroni). Scaturiscono, limpide e appassionate, tracce di un romanzo di formazione, spalmate con efficace sintesi narrativa, lungo un arco di tempo che dall’incipit esistenziale del 1924 a Pola culmina nel passaggio resistenziale del 1943 a Milano, mentori Banfi e Marangoni: «mi hanno rifatto» sarà la sua dedica.
Un rimbalzare di ambienti e stati d’animo, mentre sullo sfondo, in bianco e nero, scorre un fermo immagine tutto di «sinistra»: la redazione del manifesto coi suoi fogli extralarge, gli amici, i compagni, la nomenclatura, i cortei, le manifestazioni, le assemblee, i sorrisi con Luciana Castellina e Lucio Magri, e poi Pintor, Valentino Parlato, Ingrao, Toni Negri, fino a Zoro e Landini. E naturalmente scorci di vita privata, gli album di famiglia col celebre scatto di Uliano Lucas a fare da spartiacque: la cultura e la politica italiana nella perplessa inquietudine del secondo Novecento.

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