La parola fine è stata scritta ieri. Omar Shakir, cittadino statunitense e direttore di Human Rights Watch (Hrw) in Israele e nei Territori palestinesi occupati, ha perduto davanti alla Corte suprema israeliana la battaglia legale che portava avanti con tenacia da oltre un anno contro la decisione del ministero dell’interno israeliano di deportarlo per un suo presunto sostegno al boicottaggio dello Stato ebraico. L’ultimo passo spetta al governo che ha messo fine nel 2018 al permesso di soggiorno di Shakir. Se l’esecutivo guidato da Benyamin Netanyahu approverà la sentenza della Corte suprema – e nessuno dubita che lo farà –...