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La corte d’appello conferma: De Luca non è più sindaco

La corte d’appello conferma: De Luca non è più sindacoVincenzo De Luca

Salerno L'ex primo cittadino ha già annunciato il ricorso in Cassazione

Pubblicato quasi 10 anni faEdizione del 4 febbraio 2015

Prima sospeso e poi decaduto in meno di quindici giorni. Il sindaco di Salerno, Vincenzo De Luca, deve salutare di nuovo Palazzo di Città: ieri la Corte di Appello ha confermato la sentenza del tribunale, sancendo l’incompatibilità tra l’incarico di primo cittadino e viceministro alle Infrastrutture ricoperto durante il governo Letta. Il procedimento era stato messo in moto dalla denuncia dei parlamentari M5s Andrea Cioffi, Mimmo Pisano e Silvia Giordano. Le funzioni di sindaco passano oggi al vice, Vincenzo Napoli, come era già accaduto per un paio di giorni, dopo la sospensione comminata a De Luca il 22 gennaio in base alla legge Severino: la pena era scattata dopo la condanna in primo grado a un anno per abuso di ufficio nel processo per la costruzione del termovalorizzatore di Salerno. De Luca era poi rapidamente rientrato in esercizio il giorno successivo grazie al Tar, che ne aveva accolto il ricorso.
Il sindaco onorario, come si è autodefinito, ha annunciato l’appello in Cassazione, i suoi avvocati chiederanno anche lo stop alla sospensione in attesa del grado finale di giudizio: «Non si comprende la decadenza dalla carica elettiva e precedente, rispetto a un incarico non elettivo e successivo, essendo fra la altro cessata da un anno la materia del contendere». De Luca infatti rinunciò dopo un lungo scontro con il ministro Lupi, che non gli ha mai dato le deleghe. Si è detto comunque soddisfatto per la sentenza: «Stabilendo la decadenza, consente la continuità dell’attività amministrativa, evitando la nomina del commissario e lo scioglimento del consiglio. Questo mi lascia pienamente libero di sviluppare la mia iniziativa in vista delle primarie per la regione Campania». Non molla la presa sulle primarie neanche stavolta, ma voci dal Pd danno per certo un suo passo indietro in cambio di una contropartita: le ipotesi vanno da un incarico nella segreteria nazionale, con la possibilità di presentare una sua lista civica alle regionali, fino a un nuovo incarico di governo.
Intanto, Salerno dovrebbe tornare al voto alla prima tornata elettorale utile. «Si pone finalmente fine a due anni di amministrazione abusiva targata De Luca» commenta Oreste Agosto, legale dei tre parlamentari pentastellati. «Stiamo vagliando l’ipotesi di impugnare gli atti effettuati dall’amministrazione durante questo periodo di incompatibilità – rincara Mimmo Pisano -. E’ stato un sindaco spregiudicato nell’esercitare abusivamente l’incarico.
I guai giudiziari per De Luca non sono ancora finiti. I ministeri dell’Ambiente e dei Beni culturali si sono costituiti parte civile nel processo dov’è imputato, con altre 21 persone, per le presunte irregolarità nella realizzazione del Crescent: un mega condominio a forma di mezzaluna, progettato dall’architetto Ricardo Bofill, ed eretto sulla linea di costa di Salerno, tra l’arenile di Santa Teresa e il Molo Manfredi. I reati contestati vanno dal falso ideologico all’abuso d’ufficio alla lottizzazione abusiva più reati di natura ambientale.

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