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La città dei tetti

Cartelli di strada C’è una città di pianura aperta ai venti e solcata dai traffici, priva di un piano che l’abbia disegnata e libera di confini che la delimitino. Man mano che si […]
Pubblicato quasi 6 anni faEdizione del 27 ottobre 2018
C’è una città di pianura aperta ai venti e solcata dai traffici, priva di un piano che l’abbia disegnata e libera di confini che la delimitino. Man mano che si allargava dal centro alle periferie, si è allungata sopra terrazze di ville, attici di palazzi, coperture di case. Visibile dall’alto, nascosta dal basso. Costituita da mansarde, sopralzi, giardini pensili e giardini d’inverno, tralicci, pergole, gradoni, vasche e piscine, ma anche ripostigli, tettoie, cucce e pollai. Un agglomerato verticale insinuatosi a pelle di leopardo nella campagna, in ogni direzione, che una moltitudine variegata di persone abita per lusso e per bisogno....
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