Lavoro

La Cgil: «Presto in piazza fino allo sciopero generale»

La Cgil: «Presto in piazza fino allo sciopero generale»Il segratario generale della Cgil Maurizio Landini – Foto LaPresse

Manovra e Proteste Lettera a Sbarra e Bombardieri: «Mobilitazione unitaria». Landini accoglie la proposta della Uil e rilancia. Si va verso lo schema degli ultimi due anni: Cisl isolata

Pubblicato circa un anno faEdizione del 19 ottobre 2023

Tutto come previsto. L’Assemblea generale della Cgil «valuta positivamente la proposta della Uil di scioperi regionali e territoriali» e rilancia fino «allo sciopero generale». Landini in serata ha poi scritto una lettera a Bombardieri e Sbarra per arrivare a «mobilitazione unitaria».

Che, quasi certamente, non ci sarà perché la Cisl valuta positivamente la manovra del governo Meloni e non pensa neanche lontanamente a scioperare. Si va dunque verso la riproposizione degli ultimi due anni: Cgil e Uil in piazza, Cisl a casa.

IL “PARLAMENTO” DELLA CGIL è stato compatto nella valutazione assolutamente negativa della legge di Bilancio e, in attesa del completamento della «consultazione straordinaria» dei lavoratori sulla proposta di «sciopero generale», ha confermato la mobilitazione ripartita con la manifestazione che ha riempito piazza San Giovanni sabato 7 ottobre.

Landini è stato molto duro con il governo, specie nella replica, rivendicando la decisione di non partecipare all’«esposizione della manovra» di lunedì, allo stesso modo di Pierpaolo Bombardieri.

«Si taglia la sanità, si fa cassa sulle pensioni, non si tutelano i salari: torna l’austerità» Maurizio Landini

Al termine dell’Assemblea generale Landini ha inviato una lettera ai segretari generali di Uil e Cisl, PierPaolo Bombardieri e Luigi Sbarra. «L’Assemblea generale della Cgil ha condiviso il giudizio sulla fase e la necessità di avviare un percorso di mobilitazione unitaria con manifestazioni e scioperi, per quanto ci riguarda fino allo sciopero generale. Pertanto – conclude Landini – siamo disponibili ad incontrarci con celerità nei prossimi giorni per definire percorso e modalità della mobilitazione».
Il giudizio sulla legge di Bilancio da parte di Landini è netto: «Una manovra sbagliata che non tutela i salari e non tutela le pensioni, che non introduce il salario minimo, che non combatte l’evasione fiscale, non tassa la rendita e i profitti, che taglia la sanità pubblica e la scuola. Dovevano cancellare la Fornero, peggiorano quella legge, in pensione non ci va più nessuno. Non cancella la precarietà che colpisce in particolare i giovani e le donne, quindi bisogna proprio proseguire la mobilitazione per cambiarla».

PIÙ NELLO SPECIFICO, la Cgil giudica gli stanziamenti previsti in manovra per il rinnovo dei contratti pubblici «assolutamente insufficienti» (5 miliardi invece dei 10 minimamente necessari), mentre «continua il definanziamento del welfare pubblico, in particolare della sanità» e «si peggiora ulteriormente il sistema previdenziale – azzerando anche le già insufficienti forme di flessibilità in uscita – con il pieno ritorno, di fatto, alla legge Monti/Fornero e si continua a fare cassa sui pensionati limitando la perequazione»: «in sostanza, quella del governo è una manovra totalmente rinunciataria, insufficiente e all’insegna del ritorno all’austerità». «Non c’è nulla» per il contrasto alla precarietà e «non si interviene per evitare la terribile strage sul lavoro a cui assistiamo quotidianamente», conclude il documento votato dall’Assemblea generale della Cgil.

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