«Mafia Capitale» non era una mafia. Lo ha stabilito la sesta sezione penale della corte di cassazione, ribaltando la sentenza d’appello sull’associazione guidata da Massimo Carminati e Salvatore Buzzi. Tutto era cominciato quasi cinque anni fa. Era il 2 dicembre del 2014 quando un’indagine della procura guidata da Giuseppe Pignatone, oggi in procinto di trasferirsi alla magistratura vaticana, aveva prodotto decine di arresti e centinaia di indagati. Il coinvolgimento dei politici appariva trasversale in nome di un assunto che pareva concepito apposta per ingigantire la leggenda di Massimo Carminati, «il Nero» del Romanzo Criminale di Giancarlo De Cataldo, del film...