La casa di Derek Jarman salvata da una raccolta fondi collettiva
Cinema Prospect Cottage sarà ora aperto al pubblico, e luogo di formazione per artisti
Cinema Prospect Cottage sarà ora aperto al pubblico, e luogo di formazione per artisti
La casa di Derek Jarman sulla spiaggia di Dungeness, in Kent, diventerà adesso un luogo aperto al pubblico, che potrà prenotare dei piccoli «tour», e dove si terranno tirocini per artisti, studiosi e registi.
Un progetto reso possibile dal crowdfunding lanciato mesi fa da Tilda Swinton, amica di Jarman, proprio per salvare la casa del regista di Blue e Caravaggio, scomparso nel 1994. Attraverso le donazioni, che hanno raggiunto i 3,5 milioni di sterline, l’associazione Art Fund ha potuto acquisire Prospect Cottage: una ex casa di pescatori che con il suo curatissimo giardino rappresenta essa stessa un oggetto artistico da tutelare, e che è da tempo meta delle visite degli ammiratori del regista – dalla sua scomparsa se ne era occupato il compagno Keith Collins, morto nel 2018.
«ASSICURARE il futuro di Prospect Cottage potrebbe sembrare una cosa di poco conto in confronto alla crisi globale che ha recentemente fagocitato le nostre vite», ha detto il direttore di Art Fund Stephen Deuchar. «Ma gli ultimi anni trascorsi da Derek Jarman in quel cottage sono stati un esempio di ottimismo umano, creatività e forza nella battaglia contro le devastazioni della malattia (Jarman era malato di Aids, ndr), che nel contesto della riuscita di questa campagna sembra quanto mai appropriato ai tempi». Dello stesso parere è la direttrice della Tate Modern Maria Balshaw: «Il successo della campagna solleva il nostro spirito in questi tempi difficili. È una prova del profondo impatto che hanno avuto l’originalità, l’energia e l’attivismo di Jarman, e della sua influenza sulle nuove generazioni di artisti».
Una lotta, quella per salvare la casa di Jarman, portata avanti anche dalla costumista Sandy Powell alla cerimonia degli Oscar, dove l’amica di Jarman ha indossato un abito su cui raccogliere le firme per la causa. E alla campagna ha partecipato anche l’artista e filmmaker Tacita Dean: «Non ci sono parole – ha detto – per esprimere quanto sia felice e commossa dal fatto che così tante persone si siano mobilitate per proteggere un posto così speciale».
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