La casa con le finestre sulla foresta di bambù
Visioni

La casa con le finestre sulla foresta di bambù

Festival La retrospettiva della Viennale col titolo «Animals» esplora le incursioni dell’animale nell’immaginario. Sigla di Tsai Ming-liang, protagonista Lee Kang-sheng
Pubblicato quasi 9 anni faEdizione del 22 settembre 2015
All’inizio era il cavallo di Muybridge, sfida impalpabile del movimento, nel tempo gli animali sono diventati icone dell’immaginario, compagni di avventure e di esistenza. Come dimenticare l’amabile canetto della coppia di The Thin Man (L’uomo ombra, 1934, di W.S. Van Dyke)? O lo scheletro del dinosauro di Susanna (Bringing up Baby di Hawks)? Fino alle creature disneyane sul confine dell’umano come lo sperduto Bambi? E ancora gli animali incarnazione di una natura spaventosamente nemica come gli Uccelli di Hitchcock,o metafora di una condizone universale dell’essere vivente come l’asino bressoniano di Au Hasard Balthazar, mutazione ibrida di animale e l’umano, donne...
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