Fatta ogni possibile e debita tara sul fatto che il rock è un ultrasessantenne all’anagrafe piuttosto arzillo, ancora, e che chi lo incarna però spesso ha l’aspetto di un nonno trasandato e piuttosto astioso, bisogna dire che le eccezioni ci sono, e contano. La signora Joan Baez, ad esempio, sembra incarnare nella lettera e nello spirito (che sarebbe come dire, nel corpo e nell’ispirazione, per chi tutta la vita è stata sui palchi) quanto il piccolo grande uomo della canzone popular del secolo scorso – peraltro suo compagno di vita per un paio d’anni piuttosto burrascosi – sperava per le...