Visioni

La calma Zen di Gabbani

La calma Zen di GabbaniFrancesco Gabbani sul palco dell'Ariston – foto La Presse

Sanremo Una delle sorprese della sessantasettesima edizione con la divertente «Occidentali's Karma». «Il mio pezzo non è solo un divertissement - spiega il cantante - sono alla ricerca del senso della vita»

Pubblicato più di 7 anni faEdizione del 10 febbraio 2017

L’intelligenza è demodé canta Francesco Gabbani, e proprio non gli si può dare torto. E risposte facili e dilemmi inutili serpeggiano ovunque in questo Sanremo orfano di belle canzoni. Occidentali’s Karma è divertente. E il balletto di contorno, già in fase tutorial sul web, ha conquistato tutti, sia che ricordasse Silvestri sia che catapultasse a Cecchetto. Insomma, in qualche modo Gabbani di suo vince per lo meno perché risveglia dal torpore melò amoroso festivaliero. Elemento fondamentale della coreografia è lo scimmione, citazione colta tratta dal libro di Desmond Morris La scimmia nuda. Gabbani ci tiene a specificare che la canzone non è solo un divertissement: «Si tratta di una questione seria per me.

Sono una persona inquieta e paurosa e come tutti sono alla ricerca di un senso della vita e cerco la serenità». Non si tratta quindi di una presa in giro verso la moderna ondata new age. Anzi «Sono molto attratto dalle filosofie e religioni orientali, la critica piuttosto è verso chi vi si approccia con superficialità e puro spirito modaiolo. In particolare mi sento vicino allo Zen e cerco anche di praticarlo, ma è molto complicato nella quotidianità dove le frequenze dei campi magnetici attorno a te creano serie difficoltà».

E quanto a frequenze dissonanti Sanremo non è da meno a niente: «E’ faticoso ma non credo a quei musicisti che ti guardano e dicono io a Sanremo non ci andrei. Nessuno che faccia musica in Italia non vorrebbe stare su questo palco». Lui è fiero del suo essere mainstream e anche un po’ piacione con le sue mossette da palco «il balletto mi serve proprio per abbassare quello che io considero un contenuto importante, almeno per la mia vita». La capacità di essere buffo, divertente e parecchio showman nasconde il desiderio reale di trovare una linea coerente, rivendicando la sua libertà artistica, anche sotto la doccia «Non riesco a rimanere sedotto dal tema dei miti. Non ne ho mai avuti. Ho sempre ascoltato di tutto, dal jazz anni ’40 a Rihanna. La musica che faccio oggi parla solo di me e così spero sarà quella di domani».

Nel frattempo Occidentali’s Karma si presta a diventare il prossimo tormentone ed è difficile che i suoi fans si prestino agli approfondimenti spirituali che Gabbani spera di stimolare. Sarà bello godersi le immagini del video del brano sanremese girato negli ambienti del Monastero Zen di Bogi, un posto mistico incastonato sull’Appennino Tosco Ligure. Sotto lo sguardo compassionevole dei due monaci custodi avrà probabilmente avuto il riconoscimento più importante. Dopo tutte le riprese e lo stress legato alla realizzazione del videoclip, tra urla isteriche di macchinisti e truccatori e tecnici delle luci etc, un monaco lo ha abbracciato «Mi ha ringraziato. Perché mi ha visto molto concentrato su quello che stavo facendo, ero nel presente. E questo, mi ha detto, vuol dire essere zen».

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