Una delle moderne manifestazioni di quella postmoderna decadenza degli intellettuali denunciata decenni fa da Zygmunt Bauman sta nella irrilevanza politica del poeta. Costretto dalla conclamata alterità di vita e poesia in una posizione socialmente marginale, abbandonato dai potenti mecenati di un tempo in virtù della sua natura poco controllabile e in ultima analisi inaffidabile, convinto a suon di denaro dall’industria culturale ad accomodarsi nella confortevole posizione dell’osservatore melancolico, ironico o arrabbiato, il poeta ha perso via via credibilità come protagonista della vita activa. I suoi interventi sono tuttalpiù indiretti, in quanto riflesso di meditazioni solitarie, che solo incidentalmente sfiorano il...